La Cattedrale di Reggio Calabria, dedicata a Maria Santissima Assunta, è il più grande edificio religioso della Calabria e sorge nel centro storico della città, dove mostra il suo prospetto principale sull’ampia Piazza del Duomo. Secondo alcune fonti il primo tempio cristiano fu edificato sulle rovine di un tempio pagano e affonda le sue radici nella predicazione dell’apostolo Paolo di Tarso. Secondo il racconto, nel suo viaggio verso Roma, Paolo, dopo essere salpato da Siracusa, approdò a Reggio dove passò la notte per ripartire il giorno dopo. Secondo la tradizione, ebbe il tempo di predicare il vangelo e convertire molti alla nuova fede: alla nascente comunità lasciò come primo vescovo uno dei suoi compagni di viaggio, Stefano di Nicea.
Il miracolo della colonna ardente
Rhegion, 61 d.C, nella città dello Stretto si sta celebrando la festa in onore della divinità Artemide/Diana, protettrice della caccia e, mentre la cittadinanza è al gran completo, Paolo di Tarso chiede di poter parlare alla folla. Ma le autorità, per scherno, gli concedono il tempo necessario affinché un mozzicone di candela, posto su di un’antica colonna ionica diroccata, cessi di ardere. L’oratore inizia quindi a predicare ma, una volta consumatasi la cera della candela, ecco che, per incanto, prende fuoco il marmo della colonna. A seguito di tale prodigio Reggio divenne il centro di diffusione del vangelo in tutta la Calabria.
Il Duomo, struttura e dettagli artistici
La Cattedrale di Reggio propone un’architettura dallo stile neo-romanico che tende a reinterpretare l’arte medievale romanica e gotica. La parte centrale della facciata presenta una trifora sormontata da un rosone, sulla scalinata sorgono le sontuose statue di San Paolo, che secondo la leggenda convertì i reggini al cristianesimo, e di Santo Stefano di Nicea, primo vescovo della città.
All’ingresso si trovano i tre portali in bronzo: il portale centrale, dedicato alla titolare della cattedrale, Maria SS. Assunta, illustra le scene di vita della Madonna, la porta d’ingresso di sinistra, illustra episodi che narrano la storia della devozione di Reggio alla Madonna della Consolazione, la porta d’ingresso di destra, è dedicata a San Paolo e raffigura episodi dell’apostolato del santo cui si legano le origini della chiesa reggina.
L’interno è in stile romanico con tre navate divise da colonne portanti. La navata centrale è separata dalle laterali da due file di colonne, rivestite in marmo. Lungo le navate laterali si aprono delle cappelle contenenti opere di notevole interesse storico-artistico. La navata destra accoglie i sepolcri dei vescovi seicenteschi e quelli recenti, infine nella parte terminale, si trova il tronco di colonna che secondo la tradizione sarebbe quella del Prodigio di San Paolo.
Sulla navata di sinistra si aprono otto cappelle, tra le quali nel transetto sorge la “Cappella del Santissimo Sacramento”, che costituisce il più significativo monumento barocco della città, per preziosità dei marmi policromi intarsiati a mosaico fiorentino. L’altare presenta ai lati, quattro colonne in pregiatissimo porfido nero con venature gialle e sopra un pregevole olio su tela del 1665 che raffigura il Sacrificio di Melchisedeck. Nel XIX secolo fu dichiarata monumento nazionale.
Nell’abside centrale sorge l’altare maggiore della basilica, decorato con un bassorilievo in bronzo. Sull’altare maggiore, da settembre a novembre, viene esposto il quadro della patrona della città, la Madonna della Consolazione che attira il pellegrinaggio di centinaia di migliaia di fedeli.
G.S.